Il mio tour dell’Andalusia in 10 giorni è stato ispirato dallo stile arabo delle città del sud della Spagna e ho deciso di visitarle e ammirarle dal vivo. Il tour è durato 10 giorni e l’ho fatto a fine agosto 2018.
In Spagna il costo della vita non è alto e si può scegliere di fare un bel tour nelle diverse città senza che diventi un viaggio molto costoso. Inoltre ci sono le tapas, cioè dei piatti tipici che vengono serviti nei bar per ogni bicchiere ordinato (acqua, birra, vino…). È possibile così cenare con il solo prezzo delle consumazioni.
Sono partita dall’aeroporto di Venezia e sono arrivata a Malaga spendendo 180€ andata e ritorno. Ricordate di prenotare i biglietti aerei con largo anticipo rispetto alla data di partenza perché purtroppo più si aspetta e più si spende. In Spagna ho preso un’auto a noleggio a €290 con assicurazione completa, ritiro e consegna a Malaga.
Prima meta: Malaga
Malaga è una città sulla costa. La spiaggia principale è la Playa de la Malagueta che ci offre un po’ di mare e accoglienza spagnola. Nella settimana di ferragosto, localizzata nella zona fiera di Malaga, c’è la grande Feria de Verano, la festa d’estate. La città è collegata da continui autobus e questa grande festa è piena di locali con diverso stile e musica. Potete trovare da divertirvi: da locali calmi e per famiglie a locali movimentati e per giovani.
Seconda meta: Marbella
Durante il tragitto verso le spiagge di Marbella, mi sono rinfrescata a Torremolinos al Parque La Baterìa dove c’è un Mirador (osservatorio) che offre una bella vista sul mare.
Ricordate che LL in spagnolo si legge “i” quindi si pronuncia “Marbeia”. Devo confessare che non ho dormito a Marbella ma appena fuori a San Pedro Alcàntara. Questo perché i prezzi nel mese di agosto verso le spiagge come ben sapete sono molto alti. Marbella è la zona vip dell’Andalusia e, per chi non lo sapesse, Antonio Banderas vive proprio qui. Ci sono bellissime e viali di palme. Sembra un’oasi.
Terza meta: Cadice
Per raggiungere Cadice ho allungato il tragitto passando per Tarifa. Da appassionata di kitesurf dovevo conoscere il forte vento di cui ho sentito tanto parlare. La strada in direzione Tarifa è caratterizzata da pale eoliche e alti ponti fra le montagne. È stata un’avventura arrivare a Tarifa e il vento era così forte da non riuscire a rimanere in spiaggia.
Mi dirigo verso Cadice che definirei come una perla sull’oceano. Per arrivarci dovete attraversare il Puente de la Constituciòn de 1812 e lo potete riconoscere dalla sua architettura futuristica.
La città è caratterizzata da una rete di viette dove non transitano automobili e dove il vento oceanico non riesce ad entrare. Potete passeggiare lungo la spiaggia di sera e fermarvi a cenare in un ottimo ristorante di pesce.
Quarta meta: Siviglia
Il caldo ha caratterizzato il tour dell’Andalusia ma durante questi 10 giorni in giro per la Spagna solo a Siviglia ho sentito il caldo più torrido. È una città che non si affaccia sul mare e si sente. Durante il giorno era veramente difficile camminare all’aperto e vi consiglierei di fare questo viaggio in primavera o autunno. Ad ogni modo, verso sera quando le temperature diventano miti, Siviglia è una città vivibile e bellissima.
Siviglia è bagnata dal fiume Guadalquivir che tutti noi abbiamo studiamo come uno dei fiumi più lunghi della Spagna ed è ricco di storia. Momento storia: La Regina Isabella di Spagna finanziò Cristoforo Colombo per la sua avventura alla scoperta di una nuova via per le Indie. Scoperte le Americhe, tutte le spedizioni verso il nuovo mondo facevano rientro in Spagna tramite il fiume Guadalquivir per arrivare a Siviglia carichi di oro e gemme preziose e questa ricchezza si vede nei monumenti storici. Il giorno in cui è stata scoperta è data a cui sono affezionata. Commentate se avete capito il perchè.
A proposito, conoscete la storia dell’uovo di Colombo?
Si racconta che Cristoforo discusse coi nobili spagnoli, ritornato dalla sua scoperta. Loro sostenevano che con i suoi mezzi sarebbero riusciti a loro volta in questa scoperta e Cristoforo li sfidò in un’impresa facile come la sua: mettere un uovo dritto sul tavolo. I nobili provarono ma non riuscirono e Cristoforo ci riuscì picchiando il fondo dell’uovo sul tavolo. I nobili reagirono sostenendo di riuscire anche loro e lui rispose: La differenza è che voi lo potevate fare ma io l’ho fatto.
Cose da vedere:
- La cattedrale di Siviglia dove si trova la tomba di Cristoforo Colombo
- Real Alcazar è il palazzo reale, in origine fortezza dei Mori
- Archivio delle Indie (ingresso gratuito) contiene i documenti delle colonie Americane e Filippine
- Plaza de Espana e Parco di Maria Luisa
- Ponte di Triana
- Metropol Parasol è una struttura particolare formata da un grande ombrello sulla città per ripararla dal sole dove si può salire e godere del panorama di Siviglia.
Quinta meta: Granada
ATTENZIONE: Prima di partire vi consiglio di prenotare l’ingresso all’Alhambra. Questo palazzo è in stile arabo ed è l’esempio dell’Andalusia araba. L’ingresso è a numero limitato e in agosto è tutto esaurito. Vi consiglio dunque di prendervi per tempo e non rischiare di perderla.
Lo stile arabo si trova anche nel quartiere Albayzin dove si trasferirono gli arabi quando la città fu conquistata dagli spagnoli. Dalla piazza centrale c’è una stretta via laterale dove si entra nel quartiere. Il quale si sviluppa su una collina e dalla cima si gode di una bellissima vista di Granada e dell’Alhambra.
Curiosità: Il quartiere è chiamato anche labirinto. Infatti le sue viette strette e nascoste servivano a far perdere i cristiani che vi entravano. Inoltre ci sono esibizioni di musicisti e ballerini gitani di flamenco.
Sesta meta: Nerja
Finalmente sole mare e relax! Il tour dell’Andalusia arriva negli ultimi 10 giorni a Nerja. Le sue spiagge dai sassolini bianchi (con i quali si può acquista come souvenir una collana col nome inciso) e il suo “Balcone d’Europa”, la finestra sull’oceano, la rendono la giusta ricompensa a un tour faticoso e caldo.
In questo tour dell’Andalusia mi rimangono:
- Lo stile arabo delle città e degli edifici storici di Siviglia e Granada;
- La brezza oceanica di Cadice;
- La sangria e tinto de verano bevuto per rinfrescarmi e le tapas per accompagnare.
Col cappello da sole in mano, vi posso dire che è approvato da Call me Claire.
